L’acqua destinata al consumo umano deve rispettare rigorosi standard di qualità per essere considerata salubre. Deve contenere ossigeno, minerali in tracce ed essere disinfettata tramite cloro per favorire la vita acquatica e salvaguardare la salute dell’uomo. Parallelamente, è necessario che presenti basse concentrazioni di sostanze pericolose come pesticidi, metalli pesanti e composti organici volatili, rispettando i limiti normativi imposti a tutela della popolazione. I depuratori acqua a Rieti rivestono un’importanza cruciale al fine di depurare le risorse idriche grezze da eventuali contaminazioni. Gli impianti domestici sono oggi dotati di sofisticate tecnologie e svolgono un’azione di filtraggio in grado di rimuovere efficacemente solidi sospesi, agenti microbiologici e inquinanti chimici disciolti.
Tali sistemi si basano principalmente su filtri a carbone attivo, capaci di catturare un’ampia gamma di inquinanti grazie alla loro porosità. Un ulteriore vantaggio per l’utente è la bassa manutenzione richiesta, generalmente una semplice sostituzione del filtro 1-2 volte l’anno.
Controllare periodicamente i livelli di calcare e di eventuali sostanze residue nell’acqua filtrata consente di valutarne l’efficienza depurativa nel tempo. Attenendosi poi alle indicazioni di produzione durante l’installazione e l’uso dell’apparecchio, il depuratore continuerà a funzionare bene per molto tempo.
I depuratori acqua a Roma sono dotati di sistemi di filtrazione all’avanguardia in grado di assicurare un abbattimento rimuovere elevate quantità/percentuali degli inquinanti presenti nell’acqua grezza da trattare, sia sostanze in sospensione che contaminanti chimici e microbiologici disciolti.
Nello specifico, oggi, i depuratori domestici dell’acqua del rubinetto sono in grado di:
Infatti, per quanto riguarda la qualità delle acque destinate al consumo umano, il riferimento normativo in Italia è il D.Lgs. 31/2001 che recepisce la Direttiva Europea 98/83/CE. Tale normativa stabilisce i valori massimi ammissibili (vale a dire i “limiti di qualità”) per oltre 30 parametri chimico-fisici e microbiologici.
In particolare, per i parametri microbiologici come Escherichia coli e Enterococchi, il limite è 0 UFC/100ml. Per i parametri chimici come arsenico, boro, fluoruro, nitrati e sali di cadmio, cromo e piombo i limiti sono fissati in μg/l e sono compresi nell’intervallo 1-50 μg/l a seconda della sostanza. Per altri parametri come alluminio, ammonio, azoto Kjeldahl e ferro i limiti sono più elevati e nell’ordine delle centinaia di μg/l.
L’acqua deve rispettare tutti questi limiti per essere dichiarata potabile. Laddove un depuratore d’acqua domestico riesce ad abbattere le sostanze ben al di sotto dei limiti massimi, come nel caso specifico, si può giustamente parlare di “elevati standard di purezza“.
Grazie a queste avanzate tecnologie, i depuratori riescono a pervenire ad elevatissimi standard qualitativi, fornendo acqua perfettamente conforme alle direttive di potabilità e priva di rischi per la salute.
Uno degli aspetti cruciali nella potabilizzazione domestica dell’acqua riguarda la rimozione della frazione solida in sospensione e del particellato di ridottissime dimensioni, spesso sottovalutati ma numericamente rilevanti veicoli di agenti patogeni.
Studi scientifici hanno dimostrato come solidi e particelle nell’intervallo 1-100 μm possano ospitare elevate concentrazioni di virus, batteri e protozoi responsabili di gravi infezioni intestinali e patologie sistemiche. Il carico microbico risulta particolarmente significativo nel range 1-10 μm, idoneo all’adesione di microrganismi quali Rotavirus, Escherichia coli, Salmonella ed Entamoeba histolytica. Anche i virus, pur avendo diametri inferiori al micron, tendono ad associarsi preferenzialmente a particelle di 1-10 μm per facilità di trasporto e diffusione nell’ambiente.
Un esempio tipico è il Rotavirus, agente diarroico molto comune, il cui diametro di 75 nm ne fa un ottimo “passeggero” di solidi nel range in questione. Numerosi studi hanno messo in evidenza concentrazioni di ordini di grandezza superiore di questi patogeni proprio legati a particelle di 1-10 μm rispetto alle altre classi dimensionali.
Ciò rende questo intervallo di particellato un eccellente veicolo di infezioni trasmesse per via idrica. Anche pollutanti organici persistenti e metalli pesanti tendono a legarsi preferenzialmente alla frazione dispersa di queste dimensioni, risultando maggiormente biodisponibili in caso di ingestione. Affinché l’acqua del rubinetto sia realmente salubre, i depuratori acqua a Latina devono poter contare su avanzati sistemi di microfiltrazione capaci di trattenere efficacemente sia i solidi visibili che il pericoloso particellato microbiologicamente attivo. Solo così possono scongiurare i rischi infettivi e tossicologici a esso collegati.
Un ruolo cruciale nei depuratori acqua a Frosinone è svolto dai sistemi di filtrazione, in grado di assicurare un’efficace microfiltrazione dell’acqua da trattare. La raffinazione dell’acqua è garantita dall’impiego di filtri a carbone attivo, la cui porosità a livello microscopico e nella scala dei micron ottimizza l’assorbimento fisico-chimico di particelle e di taluni microrganismi patogeni. Da citare inoltre l’osmosi inversa, che mediante una membrana semipermeabile sottoposta ad alta pressione riesce ad espellere ioni, molecole e composti di piccolissime dimensioni. Grazie a queste tecniche integrate, i depuratori acqua svolgono un’efficace azione filtrante che, partendo dai solidi maggiori, risale progressivamente verso contaminanti sempre più minuti giungendo ad abbattere anche microinquinanti organici e inorganici disciolti. In tal modo garantiscono un’acqua conforme a stringenti parametri di salubrità anche dal punto di vista della microfiltrazione.
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