L’acqua del rubinetto è sana e controllata più volte all’anno dalle società che gestiscono gli acquedotti e dalle autorità competenti. Ma… esistono casi molto particolari in cui l’acqua subisce delle contaminazioni o non può essere analizzata. Da cosa dipende? Come eliminare i batteri?
L’acqua nella maggior parte dei casi arriva in casa attraverso l’acquedotto. In questo caso è quasi sempre di buona o ottima qualità, ma può presentare delle caratteristiche organolettiche (odore e sapore) non piacevoli. Solo in alcune occasioni, in caso di rottura delle tubazioni o in regime di deroga, è necessario ridurre la presenza di elementi pericolosi o poco desiderabili.
In alcune zone invece, nei piccoli paesi o in abitazioni lontane dall’acquedotto, l’acqua viene presa direttamente da sorgenti o pozzi privati e necessita di un trattamento di potabilizzazione per poter essere utilizzata e consumata. Questo perché le falde acquifere e i pozzi possono essere contaminati da inquinanti animali, industriali o chimici.
In questi casi i rischi sono ovviamente i più disparati, ma vogliamo parlare solo del più probabile: la presenza di batteri. Coliformi totali e fecali (E.coli, enterobacter, klebsiella) e legionella sono i più diffusi e, una volta ingeriti, possono provocare sintomi più o meno gravi quali dolori intestinali, dolori muscolari, febbre, mal di testa, confusione, vomito.
Prima di arrivare alle soluzioni partiamo dal presupposto che è sempre necessaria un’analisi dell’acqua, per comprendere poi successivamente le azioni da intraprendere. Una volta individuata la presenza di batteri e/o inquinanti è necessario depurare l’acqua. Come?
È la soluzione a cui tutti in prima battuta ricorrono. I batteri non sopravvivono a temperature superiori agli 80°. La temperatura di ebollizione dell’acqua va dagli 85° in montagna ai 100° sul livello del mare.
Far bollire tutta l’acqua che utilizziamo però è davvero poco pratico e non elimina gli eventuali metalli pesanti e inquinanti chimici o industriali presenti, oltre ad essere decisamente costoso. Quindi?
L’installazione di un depuratore d’acqua domestico permette di avere a disposizione acqua sempre pura, pulita e sicura. Esistono in commercio diversi tipi di depuratori che agiscono in modi differenti. Vediamo quali sono.
Depuratore d’acqua a osmosi inversa
Ha un livello di filtrazione molto alto che elimina batteri e metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo, etc.
Depuratore d’acqua a microfiltrazione
I batteri vengono uccisi e viene eliminato anche il cloro presente nell’acqua, senza alterare le caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua e la presenza dei sali minerali necessari all’organismo.
Depuratore d’acqua a ultra-filtrazione
Si tratta di un metodo di depurazione a metà strada tra l’osmosi inversa e la microfiltrazione. È un processo di pura separazione meccanica che utilizza speciali membrane filtranti senza l’utilizzo di additivi chimici.
Non è facile individuare il depuratore più adatto per la tua situazione. D’altra parte devi trovare una soluzione efficace e sapere quali sono gli elementi e i batteri che potrebbero mettere a rischio la tua salute.
Non rimanere nel dubbio. Fai un’analisi gratuita dell’acqua della tua casa con un esperto Newline per scoprire quanto è sicura.
I nostri esperti sono a tua completa disposizione
Contattaci ora